Franco Manti, professore associato all'Università di Genova, è tra i fondatori dell'Istituto Italiano di Bioetica e collabora attivamente all'organizzazione del Festival di Bioetica che anche quest’anno si tiene a Santa Margherita Ligure (27 e 28 agosto 2022). Il tema della RESPONSABILITÀ è al centro delle riflessioni nelle varie tavole rotonde e negli incontri.
In questa sesta edizione Franco Manti ha curato l'organizzazione del panel dal titolo La responsabilità etica e sociale delle imprese. Su questo argomento gli rivolgiamo alcune domande.
Stiamo attraversando una fase piuttosto complessa anche per l'economia, occorre rimettere in discussione alcuni principi che fino a poco tempo fa sembravano vincenti e insostituibili. Pensiamo al libero mercato come organizzazione degli scambi di merci e al profitto come obiettivo principale. Qual è la sua opinione, in generale?
Per rispondere, sinteticamente, a questa domanda, partirei da alcuni dati di fatto: a livello di teoria economica si sta affermando, sempre più, l’idea che l’economia del benessere classica basata su un modello di crescita puramente quantitativo non sia in grado di rispondere alle esigenze ed emergenze del nostro tempo. La situazione determinatasi con il Covid ne è un esempio eclatante; il PIL non solo è da considerarsi un criterio di misurazione riduzionista e parziale, ma addirittura, se assunto quale paradigma relativo al nostro benessere, una misura sbagliata delle nostre vite come affermano Sen, Stiglitz, Fitoussi. Riguardo alle imprese, le rilevazioni effettuate su aziende di grande successo economico nei diversi mercati mondiali dimostrano che, fra i fattori che determino il loro valore di mercato, circa il 40% non corrisponde ai capital assets, ma dagli aspetti intangibili identificati come intelectual assets. Poiché l’economia di mercato, allo stato attuale, resta comunque il contesto nel quale si determinano le relazioni economiche; si tratta di ripensare il mercato e il profitto non come fini, ma come mezzi capaci di produrre valore (materiale e immateriale) e un benessere che consente di ridurre le disuguaglianze fra gli Stati e al loro interno. La responsabilità sociale delle imprese, degli operatori economici ai diversi livelli, della politica e dei governi si gioca su questo terreno. Ciò significa che dobbiamo definitivamente uscire dall’idea che i mercati, come fossero persone, decidono indipendentemente e autonomamente. Si tratta, a ben vedere, della giustificazione ideologica di una sorta di deresponsabilizzazione. In realtà, chi decide e ne ha la responsabilità siamo noi che, a diversi livelli, operiamo scelte di mercato. Per questo le teorie (e le conseguenti pratiche) della giustizia costituiscono il punto d’incontro e il terreno di una nuova alleanza fra etica, politica ed economia. Al di fuori di questa prospettiva, la sostenibilità che va intesa, insieme, come ambientale, economica e sociale, non risulta effettivamente praticabile e si riduce e un “espediente” retorico - propagandistico.
Quale criterio l'ha guidata nella costruzione della tavola rotonda che modererà il 27 agosto a Santa Margherita Ligure, nell'ambito del Festival di Bioetica? Quali relatori e relatrici ha coinvolto?
Il criterio è stato quello di divulgare a un pubblico di non specialisti, come quello del Festival, pratiche virtuose e idee coerenti con la visione di cui ho detto, rispondendo alla precedente domanda. Molto importante sarà anche il confronto fra esperienze e realtà diverse, accomunate, però, da una visione non strumentale della responsabilità sociale delle imprese. Quanto ai partecipanti alla tavola rotonda, il Dott. Maurizio Caviglia (Segretario Generale CCIAA Genova) è stato coinvolto in considerazione del ruolo strategico e d’indirizzo e di consulenza alle imprese che esercita un’istituzione come la Camera di Commercio, Industria, Agricoltura, Artigianato; il Dott. Mario Greganti rappresenta un’esperienza di Responsabilità sociale d’impresa come quella delle Distillerie Fratelli Branca estremamente significativa; il Prof. Riccardo Spinelli, docente di Etica Economica e responsabilità sociale delle imprese, è impegnato nella ricerca relativa ala nuova visione dell’economia in generale e della responsabilità Sociale d’Impresa, in particolare, e a proporla ai suoi studenti all’interno del Dipartimento di Economia dell’Ateneo Genovese; Paola Rizzitelli, consulente di marketing del benessere, ha sviluppato in maniere originale, l’idea di una nuova visione e pratica dell’economia con particolare riferimento al wellness economy.
Intervista di Tiziana Bartolini
Nota Biografica
Franco Manti docente di Etica Sociale, Etica della Comunicazione, Comunicazione etico - sociale d’impresa presso l’Università di Genova; Direttore International Research Office for Bioethics Education (European Centre for Bioethics and Quality of Life – International Chair of Bioethis); Direttore di EtApp Laboratorio di ricerca per le etiche applicate DISFOR-Università di Genova; presidente del CdG del Master Universitario di II livello in Pratiche di Filosofia; componente dell’Accademia Italiana per la Finanza Sostenibile, di Athena network universitario di Pubblicità Progresso. È stato Segretario generale dell’Istituto italiano di Bioetica. premio S. Francesco Città di Genova (2005); Premo Bioetica UNESCO Italian unit (2020). Ha pubblicato numerosi saggi e volumi su temi di etica, bioetica, filosofia politica.