Abstract / Big Data e rigenerazione urbana Discutere di Big Data e rigenerazione urbana significa porre l’attenzione verso molteplici problematiche, ma al contempo ci permette di riflettere attorno ad una serie di opportunità con le quali verosimilmente andremo a confrontarci nei prossimi anni.
Se da un lato la Pandemia ha messo in risalto tutte le debolezze con le quali ci siamo raffrontati nella nostra quotidianità, dall’altro ci ha obbligato a fermarci e in più occasioni a mettere in discussione il modello culturale, economico e sociale che abbiamo adottato fino ad oggi (Corposanto, Molinari, 2021).
La relazionalità è cambiata, così come l’utilizzo delle nuove tecnologie, con estrema razio è facile pensare che difficilmente torneremo agli stili di vita pre-Covid-19 al termine dell’emergenza sanitaria (Molinari, 2021).
Stressare il nostro sistema economico-politico ha permesso di aprire una nuova discussione comunitaria attorno ad una ripresa economica che varca i confini europei, lambisce e coinvolge sicuramente l’occidente, ma senza dimenticare l’altra parte del mondo, con la quale difficilmente ci rapportiamo per tutta una serie di problematiche geo-politiche e non solo, ma con le quali ora è necessario aprire un dibattito comune (Quammen, 2020).Restando tra le nostre mura geo-politiche il dibattito odierno ruota attorno alla sempre più pressante richiesta di una congrua gestione del tesoretto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che necessita di un’organizzazione burocratico amministrativa mai conosciuta prima per il nostro paese.
Dal punto di vista più prettamente urbanistico, ci troviamo in un contesto storico e culturale paesaggistico complesso, ma il PNRR apre nuove strade attraverso azioni concrete.La sfida reale è quindi quella di adottare una rigenerazione urbana che supporta il concetto di “città dei 15 minuti” dove l’utilizzo dei Big Data diviene il fulcro di un comportamento eticamente responsabile orientato all’ambiente che ci circonda.
CV - Ricercatrice universitaria RtD.Ain Sociologia generale presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro dove insegna Sociologia dell’ambiente e del territorio e Sociologia della scienza. Si occupa tra l’altro anche di Sociologia della salute con una particolare attenzione alla qualità della vita, alla metodologia della ricerca sociale e agli e-methods. Tra le sue pubblicazioni recenti: L’orientamento scolastico nella complessità sociale (a cura di Molinari B.) Rubbettino (2021).