27 agosto, ore 19.00
Ogni giorno tutti noi interrompiamo spontaneamente, più volte, la nostra attenzione su ciò che stiamo facendo, attivando uno stato di leggera “trance”, come condizione naturale che ci permette di recuperare le energie, entrando in uno stato di rilassamento psico-fisico spontaneo, osservabile generalmente su altri quando assumono una mimica facciale completamente distesa. Trattasi di un “diverso” stato di coscienza che passa inosservato dal soggetto che lo vive di norma naturalmente e che coinvolge la corteccia cerebrale e le vie ad essa afferenti.
Ma perché allora, nonostante la nostra capacità intrinseca di recuperare energie, vitalità, ci sono persone logorate dallo stress, che presentano disturbi d’ansia o tratti depressivi fino a sfociare in vere e proprie patologie?
In fisiologia, il nostro sistema “omeostatico” semplicemente inteso come tendenza di ogni organismo a raggiungere e mantenere un equilibrio, sia delle proprietà chimiche e fisiche sia a livello comportamentale, anche al variare delle condizioni esterne, non funziona sempre come dovrebbe….
Piaget (psicologo, biologo, pedagogista, filosofo) parla di adattamento come equilibrio tra individuo e ambiente e si determina attraverso meccanismi omeostatici, processi di assimilazione e di accomodamento.
Come potenziare momenti in cui vorremmo vivere più serenamente…anche in modo preventivo, staccarci dai problemi della quotidianità…recuperare energie e risorse che nel presente sono assopite, dissociate dalle situazioni problematiche che stiamo vivendo?
Una possibilità potrebbe essere quella di condurre noi tessi in uno stato di rilassamento psico-fisico, immergendoci semplicemente nella natura o abbandonandoci nella natura, nei colori e nei suoni che la rappresentano, anche attraverso la visione o l’immaginazione di essa. Seguirà un breve video.