27 agosto, ore 11.00

Parlare della salute delle donne richiede un cambio di approccio che tenga conto delle differenze. La Medicina di genere - con ampia letteratura scientifica e condivisa esperienza sul campo - ritiene indispensabile modificare alcuni paradigmi se lo scopo è quello di avere cura della persona facendosi carico delle tante diversità. Una specifica idea di sicurezza appare l’inevitabile conseguenza di tali modifiche nell’intreccio con la libertà di scelta che, nello specifico femminile, chiama in causa soggetti politico-istituzionali e competenze specialistiche.

Alcune leggi (ad esempio la 194/78 e la 405/75, norme pensate per l’interruzione volontaria della gravidanza, per la maternità responsabile, per i consultori) sono un esempio della confluenza tra diritto alla salute, sicurezza e autodeterminazione della donna. La difficoltosa e incompleta applicazione di tali leggi lede la libertà delle donne, ma ha l’effeto anche di penalizzare la loro salute e sicurezza.

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