28 agosto, ore 10.00
La sostenibilità ambientale, economica e sociale delle città occupa una posizione prioritaria nell’agenda politica globale. Questo perché gli impatti sulla salute, il disagio psicologico e sociale della popolazione urbana sono spesso associati a condizioni di vita imputabili ad ambienti urbani inadeguati. In questo contesto, il verde e la qualità del paesaggio urbano costituiscono questioni di primaria importanza che le città stanno sempre più integrando nella prassi pianificatoria per rendersi più attrattive e fornire una migliore qualità della vita.
Le ‘nature-based solutions’ (soluzioni basate sulla natura) agiscono in questo senso, sfruttando le caratteristiche e i processi tipici di sistema ecologici, per conseguire obiettivi di resilienza, come ad esempio la riduzione del rischio derivante da possibili shock naturali, e il conseguimento di ambienti urbani più adatti al benessere umano e all’inclusività sociale.
Nell’ambito di tutte le discipline del progetto diventa imprescindibile aumentare la consapevolezza della necessità di un maggior coordinamento tra politiche urbanistiche e politiche ambientali, legando le nuove strategie allo sviluppo sostenibile e al perseguimento della qualità dell’ambiente di vita urbano.
A questo fine è necessario trasformare gradualmente non soltanto le configurazioni spaziali delle nostre città e dello spazio pubblico, ma soprattutto riorientare stili di vita, servizi, infrastrutture. La trasformazione sarà quindi sia fisica che immateriale e richiederà la cooperazione e l’impegno delle amministrazioni e del singolo, includendo politici, decisori, pianificatori e cittadini in un’impresa comune di intelligenza sociale e collettiva che rappresenti l’affermarsi concettuale e pratico di nuovi modelli di transizione, intesa come la capacità di affrancarsi da percorsi ormai insostenibili a livello energetico, sociale e produttivo.